DOSSIER SARS
Documenti:
Dossier sars
SARS: Un altro virus mortale dall’industria
della carne
L'appello di Animals Asia
Legame tra SARS ed animali selvatici la punta
dell'iceberg
In aumento gli appelli urgenti per chiudere i
mercati cinesi di animali selvatici
Da dove viene la SARS?
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In aumento gli appelli urgenti per chiudere
i mercati cinesi di animali selvatici
Animals Asia Foundation, Hong Kong
Nonostante i recenti sforzi del governo
cinese per vietare la vendita di animali selvatici nei mercati di
tutto il paese come misura temporanea per fronteggiare la SARS, l’Animals
Asia Foundation ha trovato chiare prove che queste direttive vengono
ignorate.
Il giorno lunedì 12 maggio 2003, alcuni attivisti di Animals
Asia hanno visitato il famoso mercato di animali selvatici di Hua
Nam, a Guangzhou nel sud della Cina, ed vi hanno trovato in vendita
una “zuppa animale” di specie selvatiche, domestiche ed
a rischio di estinzione, macellate insieme.
Mentre il gruppo camminava attraverso il mercato, che molti ritengono
il centro di diffusione della SARS, ha filmato gabbie e grossi mucchi
di civette “masked palm”, ferret badgers, barking deer,
cinghiali selvatici, ricci, volpi, scoiattoli, bambolo rats, varie
specie di serpenti e gatti-leopardo a rischio di estinzione, insieme
a cani, gatti conigli e gerbilli.
Mentre alcuni commercianti cercavano di nascondere il loro carico
di animali selvatici, altri sostenevano che erano cresciuti in cattività
– apparentemente ignorando che molti animali mostravano moncherini
sanguinolenti, lì dove i loro arti erano stati evidentemente
danneggiati dalle tagliole.
Mentre il paese fronteggia gli effetti della SARS, il panico va ancora
ad aumentare da quando cani e gatti domestici vengono abbandonati
ed uccisi ovunque a seguito della non provata connessione del virus
della SARS con queste specie animali e della disinformazione generale.
Nonostante il fatto che l’insorgere della malattia possa essere
relazionato agli animali, è importante sottolineare che per
quanto riguarda la trasmissione un esperto dell’OMS ha affermato
che la trasmissione da umano ad animale o da animale ad umano è
molto improbabile.
“Il nostro esperto James Maguire ha detto chiaramente
che cani e gatti non sono coinvolti” ha affermato Mangai
Balasegaram, portavoce dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità.
Sia Animals Asia che gruppi locali stanno operando pressioni sulle
autorità locali e sull’opinione pubblica onde evitare
reazioni esagerate e l’uccisione degli animali domestici.
La Dott.ssa Gail Cochrane, Direttrice Veterinaria
di Animals Asia, concorda affermando che per quanto a sua conoscenza
nessun cane o gatto ha sviluppato la SARS. La dottoressa ha anche
sottolineato che i mercati di animali domestici in Cina, dove tutte
le specie sono tenute insieme in una concentrazione innaturale ed
in gravi condizioni di stress, sono un potenziale terreno di coltura
per una nuova tipologia di malattie.
“Anche se il virus SARS non si fosse sviluppato dagli
animali nei mercati, queste condizioni costituiscono un ambiente
ideale in cui virus sconosciuti o nuovi possono essere incubati
e venire alla luce. L’unico modo per minimizzare la minaccia
che nuovi virus vengano trasmessi è quello di chiudere i
mercati”.
Jill Robinson MBE (fondatrice e amministratore
delegato di Animals Asia) crede che, pur essendo stato un primo
importante passo da parte del Governo cinese quello di vietare temporaneamente
la vendita ed il commercio di animali selvatici, il fatto che i
commercianti si stiano facendo beffe di queste regolamentazioni
costituisca prova della necessità di una immediata e severa
applicazione delle leggi.
“Ci appelliamo al Governo Centrale perché chiuda
questi miserabili mercati una volta per tutte, per proteggere la
comunità globale da possibili malattie future e per porre
fine ad un commercio che ha visto decenni di sofferenza per animali
selvatici e domestici in Cina”
Jill Robinson MBE
Facendo eco a questa implorazione, i legislatori locali di Hong
Kong e i consiglieri politici si sono uniti a Animals Asia nella
richiesta di porre fine al commercio ed al consumo di animali selvatici:
il legislatore di Hong Kong Dott. David Chu Yu-lin JP, membro del
Congresso Nazionale del Popolo Cinese, e il Sig. M.K.Tan, membro
del Congresso Politico Consultivo del Popolo Cinese, hanno affermato
il loro supporto alla chiusura di tutti i mercati di animali selvatici
in Cina – ed inoltre sostengono la fine del commercio e del
consumo di specie selvatiche ed a rischio di estinzione. I Sig.ri
Chu e Tan si sono spinti oltre chiedendo che abbia fine il consumo
di animali domestici quali cani e gatti, nella convinzione che il
loro aiuto e loro funzione di compagnia all’umanità
debbano ora essere riconosciuti in Cina.
In questa stessa giornata in Cina il Sig. Chen Run Shen,
Segretario Generale della CWCA (China Wildlife Conservation Association),
dipartimento governativo di Beijing, ha inoltre confermato di sostenere
la messa al bando della caccia, del commercio e del consumo di animali
selvatici, aggiungendo che “il commercio di animali selvatici
è in diretto conflitto con lo sviluppo di una società
civile, ed ha portato direttamente dolore e danni agli animali stessi”.
Traduzione dall'inglese a cura di OLS
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