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"L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL'ESSERE" di M. Kundera
Approfondimenti:
Articolo:
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Citazioni famose e poesie
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intensivi
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Documento: Dossier influenza aviaria
F.A.Q: DOMANDE FREQUENTI SUL
VEGANISMO
Subito all'inizio della Genesi c'è scritto che Dio creò l'uomo per affidargli il dominio sugli uccelli, i pesci e gli animali.
Per un non credente la Genesi è stata redatta da un uomo, per un credente, è sì, parola di Dio, ma espressa in parole umane, e legata a una storia, una cultura, un tempo e uno spazio, in altri termini legata all'Incarnazione; in ogni caso non certamente redatta da un cavallo o un vitello.
Si, il diritto di uccidere un cervo o una mucca è l'unica cosa sulla quale l'umanità sia fraternamente concorde, anche nel corso delle guerre più sanguinose. Questo diritto ci appare evidente perché in cima alla gerarchia troviamo noi stessi. Ma basterebbe che nel gioco entrasse una terza persona, ad esempio un visitatore di un altro pianeta, il cui dio gli abbia detto: "regnerai sulle creature di tutte le stelle!!" e tutta l'evidenza della Genesi diventerebbe di colpo problematica. Un uomo attaccato al carro di un marziano, o magari fatto arrosto da un abitante della via lattea, si ricorderà forse della cotoletta di vitello che era solito tagliare nel suo piatto e chiederà scusa (in ritardo) alla mucca.
L'uomo sfrutta le mucche come il verme solitario sfrutta l'uomo: si è attaccato alle loro mammelle come una sanguisuga. L'uomo è un parassita della mucca; questa è probabilmente la definizione che un non-uomo darebbe dell'uomo nella sua zoologia.
...
Se non siamo credenti dobbiamo ritenere che l'uomo si sia inventato Dio per santificare il dominio che egli ha usurpato sulle altre creature.
Se siamo credenti leggeremo nella Genesi che Dio aveva affidato all'uomo il dominio sugli animali, ma ricordiamoci che quel dominio gli è stato dato solo in prestito. L'uomo non era il padrone, ma soltanto l'amministratore del pianeta e un giorno dovrà render conto della sua gestione.
Liberamente tratto da "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di M. Kundera
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