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UN PENSIERO SULLA CONDIZIONE ANIMALE
Approfondimenti: Link:
Esiste un'etica per gli animali? (Luisella Battaglia)
Documento:
Anche gli animali piangono - Jeremy Rifkin (pdf)
Animalisti contro la guerra
Colpisci e terrorizza
Animali umani e non. Quelli non umani
hanno sentimenti e quindi meritano diritti (Jeremy Rifkin)
Animalismo per ragazzi
A volte ritornano
Animalia Articolo:
i pensieri del moscerino
di Ivàn Della Bella
Se non sei credente, se non credi che esista un Dio ed una vita dopo la morte allora tieni presente che questa è l'unica vita non solo tua, ma anche di ogni essere che vive sul pianeta ed allora è grave il non concedere agli animali la possibilità di vivere una vita secondo natura.
Se invece credi in Dio, se hai un sentimento religioso, allora ricorda che tutto quanto esiste è stato creato da quello stesso Dio che ha creato te, lo stesso alito divino che ritieni esserci in te c'è anche in tutto quanto ti circonda.
Gli animali, tutti, in quanto esseri creati da Dio hanno un'anima che partecipa della natura divina.
Se solo gli esseri umani fossero dotati di anima immortale quando questa gli sarebbe stata fornita nel corso dell'evoluzione?
Il peccato originale consiste nell'essere usciti da uno stato di totale identificazione con la natura e nell'esserci appropriati del libero arbitrio che consente di renderci conto se il nostro operare reca danno a qualcun altro e quindi di doverci chiedere se ciò sia o no morale.
Sta scritto nel Vangelo che non c' è nell'universo neanche un granello di polvere dove Dio non sia presente, perché non dovrebbe essere presente negli animali che ha dotato di vita? Per quale motivo solamente l'uomo dovrebbe essere titolare di questo privilegio?
Nel giardino dell'Eden Adamo ed Eva non potevano peccare fino a quando non hanno mangiato dell'albero del bene e del male, solo allora si sono accorti della loro nudità e se ne sono vergognati.
Non è forse questa la condizione di vita degli animali non umani? Essi non compiono peccato perché non hanno la capacità di distinguere il bene dal male e le loro azioni anche quando recano danno ad altri esseri viventi non sono mai improntate ad animo malvagio. Gli Animali non hanno la possibilità di agire diversamente da come agiscono: un leone non uccide più prede di quante gliene servano per nutrire se stesso e le sua famiglia, e non può fare a meno di farlo poiché la sua costituzione corporea gli impedisce di ricavare le sostanze di cui ha bisogno per vivere dai vegetali.
Gli animali non si vestono, vivono nudi e coperti solo del pelo o delle penne o squame che Dio ha fornito loro e non se ne vergognano.
Dio ha dovuto mandare suo Figlio sulla terra per redimerci dal peccato, non lo ha dovuto fare per gli animali non umani perché essi non hanno peccato. Questo, quindi, non ci autorizza a servirci di loro per i nostri fini, al contrario dà loro una valentia anche maggiore.
Possiamo pensare che Dio non metta il suo spirito in ogni sua creatura?, che nel corso dell'evoluzione della nostra specie solo ad un certo punto si sia degnato di darci l'anima immortale?
Ritengo che in ogni essere che Dio ha creato sia presente il suo "soffio vitale" e che l'animale umano in quanto dotato di libero arbitrio abbia la responsabilità di valutare il suo agire e sottoporlo sempre ad un giudizio morale, non solo nei confronti degli esseri della sua specie, ma di tutto il creato.
Il creato è come i talenti che il padrone aveva dato ai suoi servi quando si è assentato da casa, questi non andavano dilapidati, ma amministrati.
Dobbiamo quindi agire nel completo rispetto del creato e ciò significa tante cose: non inquinarlo con le nostre attività, non distruggere le foreste e gli ecosistemi terrestri e marini, non fare soffrire quelle creature che, come gli animali, sono capaci di sofferenza sia fisica che psicologica.
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