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| DOSSIER SARS Documenti: Dossier sars SARS: Un altro virus mortale dall’industria della carne L'appello di Animals Asia Legame tra SARS ed animali selvatici la punta dell'iceberg In aumento gli appelli urgenti per chiudere i mercati cinesi di animali selvatici Da dove viene la SARS?
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Pubblichiamo la traduzione dell’appello
che Animals Asia ha lanciato per denunciare le condizioni terribili
in cui versano gli animali in estremo oriente, probabile causa tra
l’altro dell’insorgenza di emergenze sanitarie mondiali
come la SARS.
Da quando la SARS ha iniziato a diffondersi in Asia, numerose specie animali sono state prese di mira ed accusate di diffondere il contagio. Notizie recentemente diffuse dimostrano che il virus può essere connesso a tre specie animali selvatiche molto diffuse nei mercati cinesi dove vengono crudelmente commercializzate - mercati le cui pratiche la squadra di Animals Asia ha documentato per anni. Mentre una conclusione definitiva del problema della diffusione del contagio non è ancora stata raggiunta, Animals Asia ha lavorato per contribuire a sfatare pericolose dicerie ed allarmi ingiustificati dannosi per gli animali, per ridurre il rischio di nuove malattie e per aiutare concretamente gli animali stessi attraverso appelli a favore della chiusura definitiva dei mercati che commerciano animali selvatici in Cina. Con l'aiuto e sostegno di un legislatore influente, il Dr David Chu Yu-lin, e con gruppi e associazioni di Hong Kong sensibili al problema, Animals Asia ha proposto un suo progetto in data 28 maggio sottoponendolo alle autorità competenti cinesi, fornendo così al Governo Cinese un utile strumento per la chiusura di questi tristemente noti mercati sparsi nel paese e per mettere fine al consumo indiscriminato non solo di animali selvatici, ma anche di cani e di gatti! Di seguito i nostri comunicati stampa più recenti: Vi preghiamo di far circolare questo messaggio e di sostenere l’azione di Animals Asia aiutandoci, anche finanziariamente se possibile, a mettere fine a decenni di crudeltà e malattia in Cina. Cordiali saluti, Annie Mather |
