GLI ANIMALI
NON UMANI NELLA COSTITUZIONE EUROPEA
La
campagna ANIMAL'S CONSTITUTION (http://www.animals-constitution.info)
è stata avviata in germania con lo scopo di raccogliere il
maggior numero di firme di cittadini europei per chiedere l'inserimento
dei diritti animali nella nuova Costituzione Europea.
La raccolta di firme è estesa a tutti i Paesi che sono (e che
saranno in futuro) interessati alla Costituzione Europea.
Oltre la specie è una delle numerose associazioni
animaliste che aderisce al progetto: http://www.animals-constitution.info/uk/impressum.html
Di seguito l'introduzione al progetto che potrete visionare sul sito
dove avviene la raccolta delle firme:
I paesi membri dell'Unione Europea ed i paesi candidati hanno
intenzione di approvare la Costituzione Europea entro la fine di quest'anno.
Questo avverrà alla conferenza intergovernativa di Ottobre
a Roma. La Convenzione Europea ha trattato le proposte costituzionali
durante l'incontro intergovernativo tra stati e capi di governo il
20 Giugno a Tessalonicco. Alcuni stati membri hanno confermato le
loro proposte di emendamento a proposito della protezione degli animali,
per integrare questi articoli nella futura Costituzione Europea. La
Presidenza della Convenzione ha invece trascurato le proposte di emendamento
(vedi documento PDF fischer.pdf, voggenhuber1.pdf, voggenhuber2.pdf).
La campagna per la ANIMALS' CONSTITUTION ha come obbiettivo
la creazione di maggioranze parlamentari. Prego, compili la petizione
con parole proprie e ce la invii. Provvederemo noi a recapitare
quindi tutte le Vostre lettere ai vari capi di stato e di governo.
Esortiamo tutti i cittadini europei a sostenere la campagna per
la ANIMALS' CONSTITUTION.
Tre esempi di conseguenze negative per la mancanza della protezione
degli animali a livello europeo:
Siccome gli animali sottostanno attualmente al trattato europeo
sulla libertà di circolazione delle merci, ogni giorno avvengono
attraverso l'Europa, strazianti trasporti di 250 milioni di animali.
Molti di questi muoiono di fame e di sete durante il trasporto.
I rimborsi finanziati dall'Unione Europea sull'esportazione di bovini
vivi in paesi extracomunitari invece che di carni surgelate, offre
a queste pratiche un ulteriore incentivo. Un inversione di tendenza
nella politica delle sovvenzioni comunitarie, che sempre più
cittadini europei rifiutano per motivi sia etici che economici,
contribuirebbe a ridurre sensibilmente ed in un colpo solo i trasporti
degli animali.
Anche i contribuenti che non si curano della protezione degli
animali, ritengono che stia avvenendo uno sperpero scandaloso e
non etico di contributi, come per esempio il rimborso "Herodes"
per la distruzione dei vitelli appena nati. Anche singoli paesi
membri europei, come la Germania, che non prendono parte a queste
iniziative, non hanno potuto impedire che, a causa della libertà
di circolazione delle merci nell'UE, vitelli nati in Germania, venissero
trasportati vivi in Francia e lì giunti venissero ammazzati
e bruciati, per incassare il rimborso.
Anche il riconoscimento del principio "ammazzare prima
di vaccinare" della sentenza della corte di giustizia europea
sull'afta epizootica del 12 Luglio 2001, non è solo discutibile
a livello etico: chi prende sul serio la protezione degli animali,
anche come prevenzione da possibili pericoli, deve ritenere situazioni
giuridiche che conducono a simili sentenze inammissibili e soggette
a cambiamento.
Vi preghiamo di FIRMARE e di far firmare la petizione
che trovare (unitamente a tutte le informazioni) cliccando sul banner:
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